Domenica 19 marzo si è svolta la prima Giornata della Paternità. Un incontro pensato e progettato dal Consultorio Diocesano “In Famiglia”, sostenuto dalla Pastorale Familiare e Giovanile, per approfondire molti degli aspetti legati alla figura del padre nel panorama contemporaneo.
La giornata si è aperta all’Auditorium Santa Scolastica di Rieti, dove si è svolta la conferenza dello psicologo e psicoterapeuta dottor Fabrizio Fantoni sul tema “Essere padri, diventare padri. L’esperienza della paternità oggi”. Il relatore, curatore tra le altre cose di una rubrica sul settimanale «Famiglia Cristiana» riguardo l’età adolescenziale, ha tracciato il profilo dei padri alla luce dei cambiamenti sociali degli ultimi decenni.
La giornata è proseguita presso la chiesa di San Domenico e la piazza della Beata Colomba che ha visto protagonisti alcuni istituti secondari della città di Rieti, molte associazioni di volontariato e di danza che si sono esibite con performance artistiche o testimonianze, a sottolineare i diversi percorsi e molteplici spunti tratti dal rapporto tra padre e figlio, declinato in sentimenti e sensazioni variegate e personalizzate. Per festeggiare i papà presenti si è condivisa una merenda in piazza e alle 17.30 in San Domenico la celebrazione della Santa Messa presieduta dal vescovo monsignor Vito Piccinonna, animata da un coro speciale composto da bambini e papà.
La sera alle 21 all’Auditorium Santa Scolastica, la figura del padre è stata declinata secondo un altro linguaggio artistico, quello del cinema.
«È stata una giornata all’insegna della condivisione e della familiarità per celebrare la paternità, questione complessa, affascinante, sfaccettata e profonda», dicono il direttore e il presidente del Consultorio, Concetta De Filippis e don Luca Scolari. «La risposta delle scuole, delle associazioni di volontariato e di danza, hanno contribuito all’ottima riuscita della Giornata, e la popolazione ha partecipato numerosa ed entusiasta ai vari momenti proposti. La celebrazione eucaristica ha visto una chiesa di San Domenico gremita che ha permesso di far gustare una Chiesa “formato famiglia” grazie anche al coinvolgimento dei bambini e dei loro papà delle Scuole Maraini, Divino Amore e Bambin Gesù. Una giornata intensa, ricca di testimonianze di sofferenza e di speranza. Ci auguriamo che ciascuno dei presenti ne abbia tratto frutto per la propria vita. Siamo convinti che il lavoro di rete e il camminare insieme sia un percorso fruttuoso da poter continuare a percorrere».